Finalmente ho visto INGE FILM, il film documentario su Inge Shoenthal Feltrinelli – l’ultima regina dell’editoria internazionale. Al DVD è stato allegato un piccolo libro dove sono raccolte le testimonianze e i ricordi di amici e scrittori, e le interviste in cui Inge Feltrinelli racconta se stessa e la storia della casa editrice.
INGE FILM è un documentario voluto da Giulia Maldifassi, capo ufficio stampa Feltrinelli, ed è stato diretto da Luca Scarzella, mentre Simonetta Fiore ha condotto l’intervista. Inge (o IF come erano abituati a chiamarla) è la grande protagonista.
Potrebbero essere gli ingredienti perfetti per un romanzo.
Maldifassi, Scarzella e Fiore avevano una gran paura di non riuscire a completare il documentario, pensando che Inge non avrebbe resistito alle lunghe, estenuanti riprese. Con grande sorpresa sono state invece girate più di quattordici ore di intervista. Di queste lunghe ore, durante cui chissà quante storie saranno state raccontante, a noi restano solo settantacinque minuti di film – che racchiudono le parti più importanti ed essenziali della vita avventurosa di Inge, che racconta le sue esperienze e gli incontri fondamentali della sua vita.

Ho un ricordo personale di Inge Feltrinelli: l’ho incontrata una volta per puro caso quando andai insieme a un’amica all’inaugurazione della Red Feltrinelli in Via del Corso a Roma, ormai chiusa da anni. Vagavamo alla scoperta di questo nuovo spazio, quando per caso vedemmo una signora vestita in maniera molto elegante, che portava bei gioielli e una piccola spilla puntata sulla sua giacca (si trattava del marchio Feltrinelli). Provammo a ipotizzare chi fosse, intuimmo che era della famiglia Feltrinelli e avevamo compreso la sua importanza da come le altre persone le parlavano, come fosse una regina. Poco tempo dopo ci siamo resi conto che quella signora così elegante era proprio Inge Feltrinelli.

La stessa eleganza l’ho ritrovata di nuovo guardando il documentario, con Inge seduta sulla sedia del suo ufficio, alle sue spalle una scrivania piena di libri e poi il suo sorriso e i suoi racconti, di una vita avventurosa. Seduta su quella sedia Inge ci regala le immagini uniche di alcuni dei più grandi personaggi della storia, di scrittori e di artisti, che anche noi avremmo voluto incontrare; molto buffa è l’immagine di un Fidel Castro in versione casalinga con pigiama e ciabatte, invece che con la sua solita divisa. Questo è quello che Inge fa per ognuna delle persone che incontra: ci mostra aspetti delle loro personalità che non potremmo mai altrimenti conoscere.
Ci racconta storie fantastiche, di quando da ragazza si fece conoscere come fotoreporter, e trasferitasi in America scattò foto ai divi hollywoodiani come Gary Cooper a Audrey Hepburn, l’editoria americana l’ha subito notata. Andò a scovare Hemingway a Cuba, scattando con lui diverse foto poi diventate famose, e una in particolare mentre Ernest ubriaco dorme sul tappeto del salotto che non verrà mai resa pubblica. Ha immortalato Picasso e Anna Magnani, Simone De Beauvoir e Arthur Miller. La lista potrebbe continuare a lungo, ma credo che quanto ho detto basti per farsi un’idea di chi fosse Inge Feltrinelli.
Ascoltando Inge Feltrinelli parlare, si resta affascinati dal suo modo di raccontare, durante il quale si alternano entusiasmo e malinconia, e dalla sua personalità. Quasi inevitabile non esserlo, Inge è stata certamente una forza della natura – di quelle che difficilmente si fermavano davanti agli ostacoli. Dopo la morte Giangiacomo ha avuto grande forza e volontà di mandare avanti una casa editrice in crisi, riuscendo a farla crescere e a farla diventare un grande marchio. Non è stata solo il capo di un’azienda, Inge è stata anche una madre e un’amica per tutti i suoi scrittori e i suoi collaboratori.
Questo documentario ci regala un pezzo di lei, del suo amore e della sua passione per la vita, per gli scrittori e per la letteratura. Inge ci dona una scintilla di vita che stimola la voglia di fare grandi cose.
C’è una frase di F.J. Raddatz all’interno del libro contenuto nel cofanetto del DVD che riassume la persona di Inge Schoenthal Feltrinelli: “Ci sono uomini potenti e famosi. E ci sono le donne di questi uomini potenti e famosi. E poi ci sono le donne che con coraggio, lungimiranza e intuito escono dall’ombra degli uomini potenti e famosi e diventano loro stesse delle istituzioni, Inge Feltrinelli è una di queste donne. E questa è la storia della Queen of Publishing Business”.
Duccio.
Anche io l’ho intravista una volta, in occasione di una fiera, da molto lontano. Una donna magnetica, indubbiamente, che ha attraversato la storia, e la storia dell’editoria, con grande maestria. Vedrò il documentario. Grazie per la segnalazione!
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Be sei stato sicuramente più fortunato di me! Sono grato a persone come Inge o il marito Giangiacomo che ci hanno permesso di scoprire il mondo attraverso le pagine dei libri.
Conoscendo il personaggio apprezzerai sicuramente questo documentario!
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