“L’estate che sciolse ogni cosa” di Tiffany McDaniel

Ci sono storie che ti restano incollate alla pelle, come in una calda giornata estiva, e ti scivolano dentro fino a toccarti il cuore. Non sono un romantico, ma questo è quello che accade leggendo il romanzo “L’estate che sciolse ogni cosa” di Tiffany McDaniel, edito da Edizioni Atlantide, un libro che inseguivo da tempo e di cui non potevo più rimandare la lettura. 

“Il Caldo arrivò insieme al diavolo. Era l’estate del 1984 e il diavolo era stato invitato. Quel caldo torrido no. C’era da aspettarselo che arrivassero insieme. Dopo tutto, il caldo non è forse il volto del diavolo? E a chi è mai capitato di uscire di casa senza portarselo dietro? Era un caldo che non scioglieva soltanto le cose tangibili, come i cubetti di ghiaccio, il cioccolato, i gelati. Ma anche l’intangibile. La paura, la fede , l’ira, e ogni collaudato modello di buon senso. Scioglieva l’esistenza della gente, gettandone il futuro in cima al mucchio di terra sulla pala del becchino.”

È un giorno d’estate del 1984 quando Fielding Bliss, che tanto ricorda uno dei ragazzi di Stand by Me (film del 1986) ,  incontrerà il diavolo tra le strade di Breathed, in Ohio. Sarà un’estate lunga e calda per Fielding e la sua famiglia, un’estate che cambierà per sempre le loro vite e quelle degli abitanti di Breathed.  

Tiffany McDaniel scrittrice di grande talento, a metà tra Shirley Jackson e l’uomo della polvere John Steinbeck, dipinge un affresco della provincia americana a metà degli anni ottanta, quando il mondo è a un passo dall’era di internet, ma la piccola cittadina di Breathed sembra ancora avvolta da quella patina di perbenismo americano, a cui ci hanno abituato film come Edward mani di forbice, che crolla non appena il diverso, in questo caso il diavolo, mostra loro tutto il male che covano dentro. 

La magia di questo libro è nelle parole, attraverso loro sentiamo l’aria calda irrespirabile dell’estate a Breathed,  ascoltiamo i grilli e osserviamo come da uno spioncino quel che accade ai protagonisti del libro. Leggere “L’estate che sciolse ogni cosa” è quasi come leggere un classico americano, ne ha tutti i requisiti. Difficile dimenticare la famiglia Bliss: la fobia della madre per la pioggia che non la fa uscire di casa da anni; Autopsy Bliss, padre buono e uomo di giustizia , che scrive una lettera per conoscere il diavolo ; Grand il ragazzo perfetto e Fielding, il nostro narratore, che da ragazzo sogna grandi avventure, da adulto guarda con sguardo amaro ciò che resta della sua vita e con malinconia guarda al passato. C’è Sal, il diavolo, un ragazzino dallo sguardo triste e buono, che cambierà le vite di tutti loro. Infine c’è l’antagonista Elohim, un uomo deluso dalla vita e bisognoso di trovare un colpevole per i suoi malanni. 

Solo leggendo ho capito l’entusiasmo per questo libro  e se ancora non avete avuto modo di leggerlo vi consiglio di recuperarne una copia, perché di romanzi come questo oggi se ne pubblicano pochi. 

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