Tre graphic novel per conoscere Gipi
Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, ha pubblicato numerosi libri nel corso di questi anni distinguendosi per il suo stile ad acquerello che riempie di meraviglia gli occhi di chi le legge. Quest’anno per la seconda volta nella sua carriera di autore, Gipi viene candidato al Premio Strega 2020. Gipi ha cambiato la visione del fumetto in Italia ridando ai romanzi illustrati il valore che meritano e portandoli al pari di un romanzo scritto.
Se ancora non conoscete Gipi o se non sapete da quale libro iniziare, oggi vi consiglio tre dei suoi migliori lavori, che vi faranno immergere in un mondo di storie piene di poesia e bellezza.

Esterno Notte: è il primo libro a fumetti di Gipi, pubblicato da Coconinopress coma la maggior parte dei suoi libri, si tratta di una raccolta di sei racconti brevi non collegati tra loro. Le illustrazioni sono realizzate con una tecnica particolare che prevede gli sfondi realizzati ad olio , mentre le figure umane sovrapposte sono realizzate su fogli di carta trasparente. Le storie del libro, come ho già detto sono sei, sono spesso ambientate nella periferia del centro Italia, raccontano di vite violente ai margini della società e criminalità, altre (La storia di Faccia e Via degli Oleandri) raccontano storie vissute dallo stesso autore in gioventù, un’ altra storia (Le Facce nell’acqua) è ambientata in un futuro prossimo, in cui due ragazzi e una prostituta cercano di sfuggire a un conflitto in atto. Queste brevi storie vi introdurranno nel mondo e nella testa di uno dei più grandi autori italiani dei nostri giorni.

Unastoria: con questo libro Gipi porta, per la prima volta nella storia della letteratura italiana, una graphic novel al Premio Strega, dopo di lui è stato il turno di Zero Calcare con “Dimentica il mio Nome”. Unastoria è stata realizzata utilizzando la tecnica dell’acquerello, con la quale egli realizza il più bello e il più profondo dei suoi lavori. Al contrario del titolo, il libro racconta due storie, quella di Silvano Landi, uno scrittore sulla soglia dei cinquant’anni che vede la sua vita cadere a pezzi e quella del suo antenato Mauro, un soldato che combatte nella Prima guerra mondiale. È una storia cruda e stupenda allo stesso tempo, in cui si racconta la fragilità, il dolore e la speranza degli uomini. È la storia di quando si cade in un profondo baratro e di come alla fine si riesce sempre a risalirlo, tornando nuovamente a vivere.


Momenti Straordinari con Applausi Finti: questo è il nuovo grande lavoro di Gipi, candidato al Premio Strega 2020. Gipi ha sempre affidato ai suoi personaggi piccoli frammenti della sua vita, permettendo a noi lettori di conoscerlo sempre un pò di più. Con quest’ultimo libro Gipi, più che un frammento, affida al suo personaggio ( e alter ego) una grossa fetta della sua vita e la racconta, senza sfumature, a noi lettori, realizzando così il suo lavoro più intimo e complesso. Sono tre diverse storie, quella di un comico da cabaret, che di fronte al capezzale della madre morente non trova le parole per esprimere i suoi sentimenti. Quella di un uomo delle caverne e di un grido primordiale. Quella di un gruppo di astronauti bloccati su un pianeta, dal quale non potranno più andare via. Le tre storie incrociano i loro fili narrativi e i piani temporali si sovrappongono, fino a raggiungere un apice di grandi emozioni.
Oltretre questi libri, vi consiglio anche di leggere “La Terra dei figli”, ambientato in un futuro dispotico e crudele, “S.” e “Boschi mai visti”, ma non fermatevi a questi titoli perché Gipi andrebbe letto tutto.
Duccio.