Chi ama i Gialli inevitabilmente non può non amare Agatha Christie e di conseguenza le grandi ville della campagna inglese, la nebbia, la pioggia, gli inglesi e Cluedo. Io amo tutto questo e già da un pò tempo stavo aspettando di leggere un libro che contenesse tutti questi elementi, più il mistero e la curiosità di risolvere l’omicidio.
Sto parlando di “Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle” scritto da Stuart Turton, uscito quest’inverno per Neri Pozza. Io ho aspettato l’estate per leggere questo libro, di cui si è parlato tanto in inverno soprattutto grazie alla bellissima campagna pubblicitaria che è stata organizzata dalla casa editrice.

Non so esattamente quanto tempo impiegasse Agatha Christie a scrivere i suoi libri, ma Stuart Turton ha impiegato circa tre anni, dando alla luce uno dei migliori Gialli degli ultimi anni.
É chiaro che per la sua complessità narrativa, questo libro ha richiesto parecchio tempo e lavoro. E’ un puzzle ben congegnato, una partita a scacchi che ti lascia con il fiato sospeso fino alla fine.
La storia si svolge a ‘Balckheat House’ una residenza di campagna in Inghilterra, tra gli anni venti e trenta. Lord Peter Hardcastle e Lady Helena Hardcastle hanno organizzato un grande ricevimento in onore della figlia Evelyn. Gli ospiti provengono tutti dall’alta società inglese, e sono tutti arrivati il giorno prima, curiosi di partecipare a questo evento. Il ricevimento avverrà nel giorno di una tragica ricorrenza, la morta di Thomas Hardcastle. Proprio quella stessa sera, alle ore undici, Evelyn verrà uccisa, non una volta sola bensì sette.
Nella storia ritroviamo i personaggi classici dei romanzi Gialli, il maggiordomo, la servitù che spettegola ai piani beassi, in stile Downton Abbey, tanti lacchè, i padroni, uomini ricchi e di potere che nascondono dei segreti, l’anziana signora che si impiccia nelle indagini e un gioco crudele che non risparmia nessuno.
Vi do un consiglio, leggendo questo libro dovrete tenere gli occhi aperti e la mente sveglia. E’ uno di quei libri in cui bisogna memorizzare ogni particolare, anche il più insignificante. Gli eventi si susseguono rapidamente e i personaggi pian piano si avvicinano alla soluzione del caso. Impareremo a conoscerli tutti, uno per uno, e non dimenticheremo nulla di loro.
Un piccolo appunto sui personaggi di questa storia: capita spesso di leggere dei Gialli o Thriller pieni di personaggi e storie che si intrecciano o sovrappongono tra di loro portando solo una gran confusione. In questo libro avrete il piacere di ricordare ogni personaggio e la sua storia. E se per caso vi perdete tra una stanza e l’altra di Blackheath potrete andare a consultare la mappa che si trova all’inizio del libro per ritrovare la strada.
Scrivere un romanzo ‘giallo’ così ben architettato non è certo un gioco da ragazzi, bisogna avere sotto controllo ogni particolare della storia, conoscere alla perfezione i personaggi, chi sono, come sono fatti, i loro gesti e la loro mente. Qui niente è dato al caso, ogni capitolo è una passo avanti verso la soluzione finale.
Posso dire, da appassionato di romanzi gialli, di aver letto con avidità questo libro, ogni sera mi addormentavo cercando di unire i pezzi del puzzle. Questo romanzo è anche una sfida al lettore, perché non si legge in soli due giorni, a meno che non soffriate d’insogna. Più di una volta mi sono ritrovato con il fiato sospeso o a esclamare “non posso crederci, ma allora…”, e questo non succedeva da un bel pò di tempo, difficilmente trovo libri che sappiano termini sulle spine e quelle volte che succede è una gioia.
“Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle” è un libro che merita di avere una lunga vita, magari qualcuno potrebbe decidere di trarne un film o una serie tv, magari.
Buona lettura!
Duccio.
Ps:la bellissima copertina è di @gatsby_books, trovate tutti i suoi lavori su Instagram e Facebook.
Appena finisco il libro che sto leggendo inizio questo, non vedo l’ora!
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Brava! Sono certo ti piacerà! Fammi sapere cosa ne pensi 🙂
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