Storie e leggende dello stretto.
Quante storie o leggende sulla Sicilia si potrebbero raccontare? Tante, tantissime direi io.
Ci sarebbero tante cose da dire sulla Sicilia, si potrebbe parlare delle sue città, delle sue campagne, del mare, del cibo e delle sue malefatte. Gli argomenti non mancano , ma quello che ci sta più a cuore qui sono i libri.
In Sicilia ci sono stati e ci sono un gran numero di scrittori e poeti. Elencare i loro nomi risulterebbe un lavoro lungo e inutile, quel che conta sono le storie da loro scritte con le quali hanno saputo raccontare tante sfumature della Sicilia. Anche qui scegliere un autore con cui iniziare sarebbe davvero difficile, ma ho deciso dare la preferenza ad un’autrice contemporanea e giovane, Nadia Terranova.

Nell’ultimo periodo ho letto due dei suoi ultimi libri, entrambi raccontano della città di Messina , uno racconta il dolore dell’abbandono subito da una donna, l’altro ci porta tra storie mitiche e fiabesche della città di Messina.
Per primo ho letto Addio Fantasmi, il libro edito da Einaudi è candidato al Premio Strega 2019. È un libro doloroso, fatto di ombre ed ambienti chiusi quasi claustrofobici.
È la storia di Ida, che da molti anni vive a Roma, dove ha preso forma la sua vita, scrive storie per una radio ed è sposata ad un uomo col quale non fa più l’amore. Un giorno riceve una chiamata dalla madre la quale le chiede di tornare a Messina per darle una mano nella ristrutturazione della casa in cui Ida è cresciuta. Ida una volta arrivata a Messina si lascia totalmente sopraffare dal fantasma del padre, il quale ha abbandonato lei e la madre molti anni prima. Sarà una lotta tra Ida, i suoi sensi di colpa, i silenzi con la madre e il fantasma di un padre che le ha rovinato l’esistenza.
Il secondo libro si intitola Omero è Stato Qui, si tratta di una piccola raccolta di fiabe e leggende che l’autrice ha ripreso dai ricordi della sua infanzia. Il libro, pubblicato da Bompiani, inoltre contiene alcune illustrazioni di Vanna Vinci.

Leggere questo libro è come fare un bellissimo viaggio, purtroppo breve, tra le leggende e le storie della Sicilia, per essere precisi sono tutte storie legate alla città di Messina.
Con semplicità e bravura nel raccontare le storie di “Scilla e Cariddi” e delle Sirene di Ulisse, Nadia Terranova ci fa tornare la voglia di riaprire l’Odissea di Omero e rileggerla tutta.
Altri racconti sono leggende legate ai fantasmi della città di Messina, che a quanto pare si possono incontrare in determinati luoghi della città, o quella dei due famosi giganti di Messina, Mata e Grifone che resero bella la città; ci raccontaancora la favola di Cola Pesce e altre ancora.
La città di Messina è un punto cardine di entrambi i libri. Nel primo si coglie una magia racchiusa tutta nei ricordi della protagonista. Ida infatti passeggiando per la città, ripercorre le strade della sua infanzia e ne ricorda gli odori, le voci e le persone che le vivevano. Ricorda le storie che le raccontava il padre e di quando insieme andavano a pattinare. Ci porta in luoghi magici della città, come la famosa Casa del Puparo, un luogo d’arte della città, ma di notte assume un’aspetto più spettrale. Quando Ida va in quel luogo ci troviamo in un momento cruciale del romanzo, lì capirà che esistono dolori più grandi del suo. Così come lo stretto assume un significato importante nella storia, quel breve tratto infatti segna la fine di una vita e l’inizio di qualcos’altro, altrove.
La Messina delle fiabe e delle leggende di Omero è Stato Qui, forse è quella più affasciante. Quante storie può avere una città? La risposta è sempre la stessa, tante. Tutte le leggende raccontate nel libro sono compagne di tutti coloro che da Messina attraversavano lo stretto per arrivare a Villa San Giovanni. Sono le storie dello stretto e raccontano di mostri marini ,fantasmi che popolano la città, donne che con grande coraggio hanno salvato la città dagli invasori o c’è la storia del famoso Cola Pesce che regge sulle sue spalle una delle colonne che permettono alla Sicilia di restare a galla, ancora si racconta che Re Artù viva in una grotta sull’Etna, mentre la sorella Morgana lo protegge dal suo castello che si trova sui fondali dello stretto.
Sono tutte queste storie e queste leggende che rendono la Sicilia un posto unico nel mondo. Questa è stata una terra attraversata da tantissimi popoli e tutti hanno fatto grandi doni alla Sicilia. Hanno lasciato in eredità bellissimi monumenti, hanno arricchito una lingua e dato colore e sapore ai piatti di questa terra e soprattuto abbiamo ereditato una memoria storica lunga secoli, fatta anche di fiabe e leggende.